L’eiaculazione precoce è un disturbo che coinvolge l’uomo, il quale durante un rapporto sessuale eiacula prima della penetrazione o all’incirca entro un minuto da essa. Si associa inoltre all’inabilità di controllare e posticipare l’eiaculazione e può causare problemi psicologici che arrivano anche ad inibire ogni forma di rapporto sessuale.
L’eiaculazione precoce si distingue in due categorie.
Primaria: si presenta dal primo rapporto sessuale e ha sintomi che rimangono più o meno stabili durante tutta la vita.
Secondaria: si tratta di una eiaculazione precoce acquisita. In questo caso il tempo che passa tra l’inizio del rapporto sessuale e l’eiaculazione è leggermente più lungo rispetto alla forma primaria.
Come risolvere il problema dell’eiaculazione precoce
Per curare l’eiaculazione precoce è importante partire dalla diagnosi, che viene effettuata da un andrologo esperto come il Dott. Todeschini Mario a Vicenza. Lo specialista si occupa di stilare un’anamnesi del soggetto ed eventualmente della coppia, utilizzando anche alcuni questionari validati per inquadrare al meglio il problema. Inoltre, il Dott. Todeschini Mario effettuerà esami clinici per escludere la presenza di patologie infiammatorie prostatiche.
Sulla base dell’anamnesi e dell’esame clinico si potrà poi procedere con altri approfondimenti, come ad esempio test di laboratorio (ormonali, esami su urine e liquido seminale, sulla funzionalità epatica e renale) o consulti da parte di altri specialisti come endocrinologi, psicologi o psichiatri.
I trattamenti per l’eiaculazione precoce possono comprendere terapie psicologiche, comportamentali e farmacologiche, ovviamente dipenderà dal caso specifico e dalla tipologia di eiaculazione precoce, se primaria o secondaria.
Terapie psicologiche e comportamentali
Sotto la supervisione di un terapista sessuale esperto è possibile scoprire se vi sono ansie o paure che causano il problema dell’eiaculazione precoce.
La terapia psicologica è piuttosto efficace ed è utilizzata spesso anche per altre tipologie di disturbi sessuali: va a monitorare l’eventuale ansia presente nel soggetto, le sensazioni e le percezioni corporee. Frequentemente, in questo iter terapeutico viene coinvolto anche il partner.
La terapia comportamentale include alcuni esercizi che si possono eseguire da soli o con un partner: la tecnica “stop-start” di Semans, la tecnica “squeeze” di Masters e Johnson e gli esercizi di Kegel.
Ridurre la sensibilità del pene
Sono inoltre disponibili in commercio creme anestetiche locali e preservativi che possono essere utilizzati per ridurre la sensibilità del pene nella zona del glande. Questo tipo di rimedi vanno usati con prudenza e possibilmente sotto consiglio e controllo di un medico specializzato poiché possono comportare una perdita di piacere o una diminuzione della validità dell’erezione.